SERVIZI SCADENTI, GIAPPONESI DISERTANO L'ITALIA TOKYO - Furti, tassisti abusivi, truffe, menù poco chiari, scarsa qualità al ristorante, servizi scadenti e strade sporche. Per un turista giapponese la Dolce Vita della Capitale è sempre più salata. E a confermare il quadro è anche l'Asahi Shimbun, il secondo quotidiano del Sol Levante, che in una corrispondenza da Roma ha tracciato un quadro poco rassicurante sul Belpaese, sempre meno frequentato dai vacanzieri giapponesi. Fin da quando atterra all'aeroporto di Fiumicino, Hiroshi, comune visitatore nipponico, incappa già nella prima truffa. Abbordato da un tassista abusivo con l'auto bianca per adescare i turisti più ingenui, paga oltre cento euro per essere portato fino al centro di Roma mentre con un regolare taxi ne pagherebbe 40. Ma in alcuni casi - come segnalato dai turisti ad un'agenzia che si occupa di giapponesi - "le ricevute sono confuse e con una calligrafia incomprensibile". Arrivato al Colosseo, una delle mete preferite da giapponesi, Hiroshi subisce l'assedio dei centurioni, che chiedono insistentemente un'offerta per una foto da scattare davanti al monumento. Stessa cosa succede alla Fontana di Trevi per gli ambulanti di souvenir, i cosiddetti madonnari, che cercano di vendere oggetti-ricordo il cui prezzo è sempre un tabù per chi, come i viaggiatori nipponici, non ha molta dimestichezza con l'euro. Per Hiroshi è meglio comprare un souvenir in un negozio o prendere un caffé, un gelato o l'acqua in un bar ...
http://www.youtube.com/watch?v=YYZhGDyz4GM&hl=en
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